Confederazione Sindacale A.G.L. Alleanza Generale del Lavoro

Confederazione Sindacale A.G.L. Alleanza Generale del Lavoro
(confederazione sindacale dei lavoratori) codice fiscale: 97624870156; atto costitutivo (e statuto) registrato presso l'Agenzia delle Entrate, DP I MILANO-UT di Milano 1, in data 04/06/2012, serie 3, n.7107- sede naz.le:Via Antonio Fogazzaro 1, sc.sin. 3° piano, 20135 Milano, tel.3349091761, fax +39/1782736932, Whatsapp 3455242051, e-mail agl.alleanzageneraledellavoro@gmail.com ; e-mail certificata: alleanzageneraledellavoro@pec.it

domenica 3 marzo 2013

QUASI SICURO: BLOCCO STIPENDI STATALI FINO A TUTTO IL 2014!

Ci sono state le elezioni, il parlamento è spaccato in tre pezzi e mezzo che se ne sono dette e se ne dicono di tutti i colori, è possibile governare ma solo da parte di maggioranze contro natura. Questo è emerso dal dopo voto. Solo 3 certezze per il momento: il Governo Monti sarà in carica fino all'avvento (non si sa quando) del nuovo governo, Napolitano non può sciogliere le Camere, si prenderanno solo i provvedimenti indifferibili. Uno di questi è quasi sicuro: nel Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo verrà deciso il prolungamento del blocco degli stipendi, per gli Statali, fino a tutto il 2014.Sarebbe il quinto anno consecutivo in cui ciò accade e i già striminziti stipendi dei non dirigenti rischiano di diventare qualcosa di molto simile agli attuali assegni sociali. Accadrà pertanto una cosa molto semplice: il potere di acquisto di questa categoria scenderà ai minimi storici e senz'altro non saranno i 3 milioni di statali a contribuire, nei prossimi mesi, alla ripresa dei consumi.E non si sa neppure se servirà a qualcosa, in quanto sulle soluzioni per fronteggiare disoccupazione, recessione, debito pubblico le proposte sono numerosissime (praticamente tutte quelle riportate nei manuali di economia) ma su quali saranno quelle scelte è buio pesto. E tutti si discolpano, dicendo che la responsabilità non è loro ma degli elettori che votando non hanno scelto la via da intraprendere.In questo contesto, le dichiarazioni di alcuni dirigenti di sindacati confederali che preannunciano ondate di scioperi nel Pubblico Impiego ci sembrano penose e la dicono lunga sul livello a cui è precipitato il Sindacato italiano, incapace di utilizzare la sua grande forza per imporre soluzioni convincenti per il Paese. E' forte il rischio che la gente cominci veramente a pensare di poter fare a meno dei Sindacati, data la loro dimostrata inutilità. Poi ci si lamenta delle spinte populistiche e irrazionali, quando è l'impotenza di questi signori a non lasciare scelta.