Finalmente le due Camere neoelette
hanno compiuto il loro primo atto. L'elezione dei rispettivi
presidenti, due personalità di indiscutibile prestigio: Laura
Boldrini (ex Alto Commissario dell'ONU per i rifugiati) e Piero
Grasso (ex Procuratore nazionale anti mafia). Ci sono piaciuti i loro
discorsi di insediamento nei quali è trasparita l'emozione per avere
da oggi la possibilità di portare a un più alto livello
istituzionale di impegno gli ideali per cui si sono battuti per una
vita. Non è un caso se su queste due personalità si sia formata
(per alcuni a sorpresa) una maggioranza (lasciamo perdere, come si è
insinuato a posteriori,se ciò sia avvenuto con l'ausilio o meno di
qualche franco tiratore, sono particolari se poi tutto è avvenuto a
fin di bene).A parole ci hanno fatto capire come sia per loro venuto
il momento della “buona” politica e hanno fatto esplicito
riferimento al dramma dell'immigrazione clandestina e a quello
dell'insostenibile situazione delle carceri. Hanno, come si dice,
predicato bene. Sono stati il polo attrattivo di una precisa
maggioranza, con un netto orientamento. Bene, esistono alcune
questioni, di emergenza ma anche di coscienza, che, come si suol
dire, è opportuno che siano risolte non tanto da un governo di parte
ma da un'”ampia maggioranza parlamentare”, meglio se
trasversale.Ecco: l'amnistia e la sanatoria (con annessa chiusura dei
CIE) sono due esempi. Chiediamo, come AGL, che il nuovo Parlamento
dimostri subito di essere capace di fare presto e bene ciò che i
precedenti non hanno realizzato.