Questo il resoconto e gli strascichi
Vorremmo innanzitutto dire che
manifestiamo la nostra solidarietà sia ai lavoratori dei trasporti
sia ai lavoratori (non del settore) che ieri hanno avuto grossi
problemi per recarsi al lavoro.
NON siamo solidali con l'ASSTRA, con le
Regioni, con il Governo, con i vertici delle Aziende di trasporto né
con l'Organismo di Garanzia e tanto meno con i vertici delle
Organizzazioni Sindacali promotrici dello sciopero. La
responsabilità di quanto successo è di tutti costoro, tranne che
dei lavoratori sopra richiamati.
L'ASSTRA farebbe bene a firmare, dopo 5
anni, il contratto di cui trattasi, il Governo e le Regioni a
sollecitarla e a fare attenzione che i fondi verso quelle aziende
vengano effettivamente dirottati verso le giuste destinazioni
evitando di tagliare la dove si creerebbe un danno irreparabile. A
volte si ha la sensazione che vi sia una sorta di complicità tra i
vertici delle Aziende di trasporto e quelli dei Sindacati, come se
fosse loro interesse comune mettere il coltello alla gola del
consumatore per spillare più soldi al contribuente. Sarebbe infatti
compito delle aziende vigilare che fatti come quello della
saracinesca tra metro 1 e 3 a Milano non si verifichino. Quelle
dell'Autorità di Garanzia poi sono le solite lacrime di coccodrillo
quando ormai la frittata è fatta. Il quesito che anche stavolta è
lecito porsi è: chi controlla l'Autorità di controllo?Chi verifica
che i soldi con cui è mantenuta siano effettivamente ben spesi?
E' certo che il modello di limitazione
del diritto di sciopero nei servizi pubblici ha fallito gli
obbiettivi.
Gli utenti hanno avuto (e, sembra,
prossimamente ne avranno ancor di più) pesanti disagi e danni, le
Aziende (che, come accade nel settore pubblico e in quello dei
servizi falsamente privatizzati) non ci hanno rimesso un euro, anzi,
hanno guadagnato le trattenute per lo sciopero e risparmiato gli
istituti collegati alla presenza al lavoro, oltre a essere
considerate, ora, tra le vittime dei lavoratori, i lavoratori ci
hanno rimesso relativamente alla loro immagine, il rinnovo del
contratto (che magari adesso scatterà, come contentino) non potrà
non subire gli effetti della spending review.
Tragicomica poi è stata la predica del
Corriere della Sera il quale sembra arrivato da Marte , mentre
sarebbe bene ricordare come da anni abbia sottovalutato i problemi
del trasporto pubblico, nell'esaltazione del trasporto privato ,
salvo mettere in sordina , vista la mala parata, i fallimenti della
strategia FIAT, delle industrie petrolifere, dei gestori di
autostrade e delle procedure di privatizzazione che hanno interessato
Alitalia e Ferrovie dello Stato, oltre al trasporto pubblico locale.
Basterebbe che il Corriere della Sera dirottasse anche parte delle
energie impiegate a beatificare Mario Monti verso una sollecitazione
al Ministro Passera di prendere in mano, una volta per tutte, i
destini di questo disgraziato trasporto popolare nel nostro Paese.
Quanto ai lavoratori, anche se il
diritto di sciopero è sacro, ci appelliamo a loro affinchè non
danneggino più dei loro pari. La maniera ci sarebbe, anche se
toglierebbe spazio alle burocrazie sindacali. Non risulta che altre
categorie di lavoratori, quando scioperano, vadano a bloccare
l'esistenza dei lavoratori dei trasporti, impedendo loro di uscire di
casa e andare al lavoro. I lavoratori dei trasporti pertanto non
devono procurare a persone per bene come loro quei disagi che mai
essi vorrebbero per sé. Una maniera per dimostrare maturità (e
scaltrezza, ma per vincere occorre anche questa) sarebbe quella che
scioperassero solo i controllori e non il resto del personale. In
questa maniera i passeggeri viaggerebbero gratis senza difficoltà (e
la vostra popolarità, nei loro confronti, schizzerebbe alle stelle),
l'azienda (associata all'ASSTRA che, ribadiamo, va condannata per
questo suo atteggiamento) non incasserebbe nulla per quel giorno e,
eventualmente, gli altri lavoratori, con una colletta, potrebbero
rimborsare i controllori per la trattenuta subita.
Semplice, ma non si farà mai.
Altrimenti come giustificheremmo la presenza , il ruolo e i guadagni
di Autorità di Garanzia sugli scioperi, dei vertici sindacali e dei
giornalisti del Corriere della Sera che si occupano delle vostre
proteste “cattive” che mettono in crisi l'ordine dei tecnocrati?