RISCALDAMENTO:AUMENTI BOLETTE.TORNEREMO ALLE VECCHIE STUFE?
Quest'anno
per il riscaldamento spenderemo in media 1752 euro in più a
famiglia. In Italia abbiamo le tariffe più care d'Europa. Il costo
al lordo delle tasse, nella fascia di consumo più bassa, è pari a
oltre 98 euro al metro cubo (contro 90 dell'Unione Europea), in
quella media è di quasi 83 euro (contro 64) e in quella alta di 76
euro (in Europa , 59).La bolletta del riscaldamento per una famiglia
che vive in una casa di 85 m2 e consuma 1200 litri di gasolio
all'anno è pari a 1752 euro annui, 602 euro in più rispetto a una
famiglia francese e 696 rispetto ad una inglese.
Stante questa
situazione, chiediamo l'applicazione di un'Iva agevolata per il
gasolio destinato a riscaldare le case degli italiani e di evitare
l'aumento dell'IVA a luglio, previsto dalla legge di Stabilità.
L'Autorità per l'Energia ha proposto, in un documento approvato
dalle Commissioni X di Camera e Senato, di introdurre una Banca Dati
per "schedare" i clienti poco puntuali o inadempienti nei
pagamenti. Si chiamerà BICSE (Banca dati inadempimenti contrattuali
dei clienti finali del settore energetico) e terrà traccia, nel
proprio data base di tutte le informazioni relative alle utenze, ai
consumi, così come dei mancati pagamenti, ritardi, revoche e
contenziosi. Siamo contrari a queste misure,altamente lesive dei
diritti dei consumatori utenti del settore energetico a tutto
vantaggio delle società di commercializzazione. In bolletta gli
utenti già versano 4,7 euro all'anno per complessivi 130 milioni di
euro a copertura delle morosità di cui il principale responsabile
resta la P.A (70%) le PMI (20%) e le famiglie solo per il 10%.
Ancora una volta le famiglie e le piccole imprese dovrebbero pagare
in maniera salata le scorrettezze di una Pubblica Amministrazione che
pensa a tutelare solo se stessa, nonostante sia pagata da noi.