Confederazione Sindacale A.G.L. Alleanza Generale del Lavoro

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lunedì 19 novembre 2012

ACCORDO CON SVIZZERA SU CAPITALI ALL'ESTERO?

Da TM News:

""""""""""Svizzera spera in un accordo con Italia su Fisco entro 21 dicembre

Per le autorità svizzere "i lavori progrediscono bene". In trattative anche con altri Paesi europei

Pubblicato il 19/11/12 da TMNews 
Berna, 19 nov. (TMNews) - Le autorità della Svizzera sono "ottimiste" sulla possibilità di raggiungere un accordo tecnico con l'Italia sulla regolarizzazione dei conti di clienti italiani negli istituti di credito elvetici entro il 21 dicembre prossimo. Lo ha riferito l'ambasciatore Oscar Knapp, responsabile Divisioni Mercati della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie, spiegando che per quella data si punta ad una intesa tecnica da sottoporre ai governi. "Siamo fiduciosi di presentare una soluzione concordata ai governi" ha detto Knapp.Si tratterebbe di un nuovo accordo di questo genere per la Svizzera, che ha già stretto intese simili con Gran Bretagna, Austria e soprattutto con la Germania, posto che l'intesa raggiunta con Berlino è stata siglata col governo ma deve essere ancora ratificata dal parlamento tedesco. Comunque in generale con l'Italia "i lavori progrediscono bene" ha aggiunto l'ambasciatore, e le delegazioni sono entrambe soddisfatte.
Oltre alle trattative che ha con l'Italia per un accordo di sanatoria sui conti bancari detenuti in Svizzera da parte di clienti italiani, e non conosciuti dal fisco italiano, Berna ha in corso "contatti formali" con vari altri paesi dell'Unione europea e non, ha riferito il portavoce del Segretariato di Stato per le Questioni finanziarie, Mario Tuor, incontrando un gruppo di giornalisti italiani a Berna. Tuor ha precisato che al momento la Svizzera non rivela quali siano questi paesi."""""""""
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COMMENTO AGL:
I più attenti alle esternazioni dei sindacati nostri concorrenti (critici col Governo per la scarsa lotta all'evasione fiscale) ricorderanno che questa della necessità che il Governo Monti al più presto sottoscrivesse, similmente ad altri Paesi che già l'hanno fatto, un accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali italiani detenuti in c/c svizzeri all'insaputa del Fisco italiano, era una sorta di discriminante per testare la buona volontà del Governo, ai fini di un successivo dialogo. Si diceva cioè, "avete fatto la spending review, i tagli orizzontali, state massacrando il Welfare, saremmo disposti a tollerare questi sacrifici se almeno faceste quel tale accordo con la Svizzera, ecc. ecc.".A parte le enunciazioni (non ostili) di principio, però,finora, da parte del Governo, nulla di concreto. E tanto silenzio da parte degli organi di stampa. Ora questo articolo che ci dice che le cose sarebbero a buon punto. Tuttavia non capiamo alcune cose e, soprattutto, alla luce di queste, ci sembra un pò avventata l'apertura di credito eventuale che altre organizzazioni sindacali hanno assicurato purchè tale accordo si facesse.
Intanto, l'indicazione del 21 dicembre come probabile data della chiusura dell'accordo è un chiaro avviso ai naviganti perchè, se del caso, prendano le loro contromisure.E di solito, in questi casi (Amato docet) la sorpresa è uno degli ingredienti fondamentali.Poi si parla apertamente di "regolarizzazione" e di "sanatoria" dei conti detenuti all'estero. Ossia, in Europa si offre la stessa carità ai capitali italiani clandestini che in Italia offriamo agli esseri umani che immigrano e lavorano da noi in nero. Dobbiamo supporre quindi che appena varcata la frontiera i capitali italiani vengano adeguatamente e amorevolmente "rifocillati". E magari ci sia da parte del governo svizzero la disponibilità a chiudere gli occhi su eventuali "marachelle" .A parte le battute, è chiara la differenza con il meccanismo dello scudo fiscale. Qui i capitali non torneranno, non saranno più a disposizione delle banche italiane per prestiti e investimenti. Non ci sarà autodenuncia dell'evasore italiano al fisco italiano ma tutto verrà "gestito" dalle autorità svizzere.Quanti soldi entreranno non è dato prevederlo ma è meglio non farsi illusiani: molti meno di ciò che avvenne con lo Scudo Fiscale. Già ci aspettiamo poi la "giustificazione", come a scuola, del ritardatario Governo Monti: "che volete, ancora non lo ha ratificato neppure il Parlamento tedesco..."
Ma, diciamo questa volta ai sindacati italiani, perchè state accettando questa ridicola presa in giro dal governo italiano (un pò come il sostegno alla Tobin Tax che, così come concepita, ci procurerà solo danni) tramite la quale si fa solo il solletico ai ricchi, non difendete come noi il cittadino e il lavoratore da attacchi alla sua libertà attualmente in corso, ossia: le limitazioni all'uso del contante, il sostanziale obbligo, per tutti , di avere un conto corrente, la definitiva abolizione (solo per i poveri) del segreto bancario, in realtà solo una scusa, questa, come già abbiamo argomentato in altra sede, per controllare il cittadino 24 ore su 24, i livelli demenziali di tassazione (sia riguardo alle aliquote che agli adempimenti) quando è risaputo che l'unico modo di sconfiggere l'evasione è la riduzione degli adempimenti burocratici e uno shock che porti a un abbassamento delle aliquote in maniera tale che ogni persona non sia costretta a dare allo Stato più di un terzo della sua ricchezza e di quello che produce?Anche a costo di dismettere pezzi di Pubblica Amministrazione. Già oggi per sopravvivere, sia il dipendente che il piccolo imprenditore, sono costretti al nero.Vogliamo deciderci ad intervenire su queste concrete misure o forse ancora qualcuno crede che Monti sia intenzionato ad alleggerire sul serio i miliardari?