DAL SITO DEL SOLE 24 ORE:
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-12-11/euribor-bruxelles-indaga-banche-064043.shtml?uuid=AbF92vAH
Euribor, Bruxelles indaga su 12 banche per manipolazione del tasso
d'interesse
BRUXELLES - Si profila in Europa un nuovo scandalo finanziario dopo quello
scoppiato a Londra l'anno scorso e che riguardava il Libor, uno dei più
importanti tassi interbancari al mondo. La Commissione europea ha confermato
ieri che sta indagando attivamente sui modi in cui viene fissato l'Euribor,
l'equivalente del Libor per la zona euro. Quasi 50 istituti di credito
partecipano alla fissazione di questo tasso di mercato, ma secondo fonti di
stampa una dozzina sarebbe al centro dell'indagine.
«È una inchiesta che consideriamo come una nostra
priorità», ha detto ieri a Bruxelles Antoine Colombani, il portavoce del
commissario alla Concorrenza
Joaquin
Almunia. «Per il momento non posso dire di più, se non che l'indagine
continua. Soprattutto non posso dirvi il nome delle banche che sono coinvolte da
questa inchiesta» iniziata nell'ottobre del 2011 quando venne a galla lo
scandalo del Libor. La presa di posizione è giunta sulla scia di un articolo del
Wall Street Journal.
Il giornale americano ha spiegato ieri che la Commissione sarebbe sul punto
di accusare una dozzina di banche di avere manipolato il tasso d'interesse
(l'euro interbank offered rate). Non c'è stata conferma da parte della
Commissione né sul numero di banche né sulla tempistica. L'Euribor è fissato
dalle banche, organizzate nella Federazione bancaria europea (Ebf). Il tasso
d'interesse è essenziale perché è utilizzato per fissare il prezzo di mutui,
prestiti, derivati e decine di altri strumenti finanziari.
Secondo il giornale americano, la banca inglese Barclays avrebbe già ammesso
di avere manipolato il tasso d'interesse e quattro istituti avrebbero
strettamente collaborato con la banca inglese: Deutsche Bank, Crédit Agricole,
Société Générale e Hsbc. In questo contesto, l'Ebf sta cercando di evitare di
subire lo stesso destino dell'Associazione bancaria inglese (Bba) che in autunno
ha perso la possibilità di gestire il Libor. Le autorità inglesi hanno deciso di
prendere il controllo del mercato per evitare manipolazioni a danno di
consumatori e concorrenti.
«Quando scoppiò lo scandalo Libor - ha spiegato al Wall Street Journal Guido
Ravoet, il presidente della Efb - fummo molto veloci nel dire che eravamo pronti
ad accettare una vigilanza pubblica. Ci sono certamente delle fragilità nel
nostro sistema di governance. Siamo completamente aperti». A metà novembre la
stessa Banca centrale europea aveva chiesto profondi cambiamenti al modo in cui
è fissato l'Euribor e proposto una sorveglianza diretta delle autorità
europee.
«C'è margine significativo per riformare l'Euribor», ha detto la Bce. «Nel
breve termine, l'obiettivo dovrebbe essere di migliorare la governance, oltre
che offrire un chiaro scadenzario per migliorare sia il regolamento che la
sorveglianza dell'Euribor (…) Nel più lungo termine, sarà importante migliorare
il calcolo del tasso d'interesse basandolo sulle effettive transazioni». In
quella occasione, la Bce aveva proposto che a vigilare sull'Euribor potesse
essere l'Autorità bancaria europea (Eba).
Sempre secondo il Wall Street Journal, due banche, l'americana Citigroup e la
tedesca DekaBank, sono uscite dal gruppo di istituti di credito che fissano
l'Euribor, apparentemente per evitare di essere coinvolte in qualche forma di
manipolazione del mercato, un fenomeno almeno in parte legato all'ingordigia
legata al boom di Borsa degli anni 2000. In giugno, Barclays ha accettato di
pagare una multa di 453 milioni di dollari per chiudere il dossier Libor. """"""""""
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COMMENTO ALAC-AGL
Se a Bruxelles sono stati gli uffici dell’Antitrust ad aver avviato un’indagine sulla manipolazione del tasso di interesse, nel nostro paese l’inchiesta è di carattere penale. E porta la firma della procura di Trani.Dopo l’inchiesta sulle agenzie di rating, ora i giudici del capoluogo pugliese muovono contro chi potrebbe aver avuto interesse a speculare sul tasso che determina, in particolare, il valore dei mutui immobiliari.I reati ipotizzati sono truffa aggravata e grave manipolazione dei mercati.La delega per l’indagine è della guardia di Finanza e di un team di esperti ha cominciato ad analizzare documenti e articoli di stampa. L’ipotesi è che ci sia stata una scientifica manipolazione ai danni di circa due milioni e mezzo di famiglie italiane.Le indagini non nascono a caso ma dalle denunce che le associazioni dei consumatori presentano a Trani. I danni ai mutuatari italiani, dovuti al balzo dei tassi, sono stati giù stimati in almeno 3 miliardi di euro.
Ci viene il dubbio: perchè vari soggetti si stanno attivando nelle denunce tranne i sindacati dei bancari, rappresentanti di una categoria di lavoratori colpita da spietate ristrutturazioni che tuttavia sono i primi a conoscere determinati meccanismi,sin dal loro avvio?
Non starà avvenendo, nel rapporto tra sistema bancario e maggiori sindacati di settore qualcosa di simile a quanto già visto nel rapporto tra ILVA e gli stessi sindacati (locali e nazionali) metalmeccanici? Ci appelliamo ai lavoratori bancari: facciano la loro scelta di campo, ma subito perchè tra poco, per il loro posto di lavoro e per milioni di risparmiatori, sarà troppo tardi.