Confederazione Sindacale A.G.L. Alleanza Generale del Lavoro

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domenica 6 dicembre 2015

COSA FARE IN CASO DI ATTENTATO TERRORISTICO

fonte: www.newsgo.it

Cosa fare in caso di attentato terroristico. La Guida de Il Post. Ecco cosa consigliano gli analisti e gli esperti dopo le stragi di Parigi e Beirut
I massimi esperti di intelligence riguardo al terrorismo sembrano avere le idee molto chiare. In particolare, come riferisce Il Post, in seguito agli ultimi attentati, il governo britannico ha diramato un vademecum di quali siano i comportamenti da seguire nel caso ci si trovi in situazione simili a quelle del Bataclan, dove a perdere la vita sono state almeno 130 persone. Di seguito alcuni consigli non esaustivi ma pratici, a cui speriamo nessuno di noi dovrà mai attenersi.
Non fingersi morti – Non è una buona idea buttarsi a terra facendo finta di essere e morti. L’agenzia antiterrorismo NACTSO afferma che in questi casi – su tutti parliamo di quanto accaduto nel teatro Bataclan – la cosa migliore è scappare, invece di rimanere immobili. Nel caso ci si trovi in gruppo, inoltre, convincere più persone a seguirvi, ma evitate di portarvi oggetti che potrebbero rallentarvi nella fuga.
Mettersi al riparo dietro muri o barriere spesse – Nel caso non si possa seguire il primo consiglio, perché impossibilitati, la cosa migliore è barricarsi dietro muri spessi. Il legno e il metallo, infatti, non sono in grado di respingere i proiettili. Non fatevi quindi ingannare da ciò che vedete in tv o al cinema.
Togliete la suoneria al cellulare – Se avete trovato un riparo, la cosa migliore da fare è togliere la suoneria al cellulare e solo successivamente contattare le forze dell’ordine per spiegare cosa vi sta accadendo e fare il punto della situazione seguendo i loro consiglii.
Pensate subito a un attentato – Quando vi recate in un luogo aperto al pubblico, fate mente locale sull’ubicazione delle uscite di sicurezza/emergenza. Poiché, difficilmente riusciamo a realizzare immediatamente cosa sta accadendo intorno a noi, essere a conoscenza di una possibile via di fuga ci rende più pronti appena realizzato il pericolo.
Reagire il prima possibile – Spesso il nostro comportamento è condizionato da quello che osserviamo fare intorno a noi. Se tutti rimangono fermi, capita spesso che lo facciamo anche noi. Questo perché è piccola la percentuale di persone che riesce a comportarsi di conseguenza in caso di pericolo. Al contrario, gli esperti dicono che spesso le decisioni prese in tali casi, sono per la maggior parte controproducenti, aumentando il rischio per le vittime.
Affrontare i terroristi – Non è consigliabile affrontare dei terroristi, affermano gli esperti, almeno non senza nessun tipo di preparazione e/o addestramento. Bloccare un terrorista – spiega il Post – non è la scelta migliore da fare, però è anche vero che grazie al sacrificio di Adel Termos, persona non del mestiere, a Beirut le vittime sono state in numero inferiore rispetto alla portata dell’esplosivo utilizzato per uccidere.
Aiutare le persone – Aiutare gli altri, spiegano degli psicologi, potrebbe ridurre il numero delle vittime in caso di attentato, soprattutto quelle che vengono travolte e calpestate dalle altre quando cerchiamo di metterci in salvo. Non ultimo, allontanarsi dal luogo dell’attentato velocemente e rivolgersi alle forze dell’ordine appena se ne scorge un rappresentante.
Guida de Il Post su cosa fare in caso di attentato