Confederazione Sindacale A.G.L. Alleanza Generale del Lavoro

Confederazione Sindacale A.G.L. Alleanza Generale del Lavoro
(confederazione sindacale dei lavoratori) codice fiscale: 97624870156; atto costitutivo (e statuto) registrato presso l'Agenzia delle Entrate, DP I MILANO-UT di Milano 1, in data 04/06/2012, serie 3, n.7107- sede naz.le:Via Antonio Fogazzaro 1, sc.sin. 3° piano, 20135 Milano, tel.3349091761, fax +39/1782736932, Whatsapp 3455242051, e-mail agl.alleanzageneraledellavoro@gmail.com ; e-mail certificata: alleanzageneraledellavoro@pec.it

mercoledì 25 marzo 2015

AGL RINGRAZIA IL GOVERNO PER L'ASCOLTO

Era il 12 luglio scorso quando, a seguito di un grave fatto di cronaca riguardante le cooperative, ponevamo dieci domande al Governo Renzi

http://agl-alleanzageneraledellavoro.blogspot.it/2014/07/cooperative-le-dieci-domande-dellagl-al.html

Sono passati pochi mesi e il Governo è passato dalle parole ai fatti:
*agenzia unica ispettiva per semplificare e razionalizzare un'attività che era divenuta incapace di incidere sulla realtà
*contributo biennale di revisione tolto a una vigilanza cooperativa dimostratasi all'acqua di rose 
*legge sulla rappresentanza per sfoltire la giungla dei falsi sindacati e del loro sottobosco clientelare
*possibilità di raccogliere denunce anonime contro dirigenti e funzionari pubblici infedeli
*l'istituzione di una Polizia del Lavoro
*Il Jobs Act che ci restitusce credibilità nei confronti degli investitori esteri riguardo alle regole del mondo del lavoro.

Invidiamo i dipendenti del Ministero delle Infrastrutture che nelle prossime settimane, prima della nomina del nuovo Ministro, beneficeranno di un'opera di pulizia e di ristrutturazione interna senza precedenti ad opera dell'unica personalità , Matteo Renzi, che in questo momento ha la forza, la credibilità e il sostegno della parte sana del Paese.
Preghiamo il Presidente Mattarella, che ringraziamo, di riservare un analogo trattamento, appena ve ne sarà la possibilità e l'occasione, ad analoghe Amministrazioni Centrali dimostratesi recalcitranti.

Cogliamo l'occasione per rivolgere un commosso e pietoso pensiero alle altre organizzazioni sindacali, del pubblico impiego e del lavoro privato, delle quali ci sfugge la comprensione del loro ruolo e della loro utilità, prima, durante e dopo il blocco dei contratti, le elezioni delle RSU, i grandi scioperi contro il Jobs Act, le assunzioni alla Fiat, la vendita della Pirelli ai cinesi.

Speriamo almeno che dopo tanti anni di solerte lavoro di lingua ognuno dei dirigenti beneficiari adotti a distanza, per riconoscenza, un fedele ma abbandonato delegato sindacale (confederale, autonomo o conflittuale).