Per leggere la sentenza del TAR Lazio vai al seguente link:
Per l’ordinanza del Tribunaledi Lucca:
Avevamo già rilevato, al tempo della sospensiva, come questo decreto fosse stato “stranamente” e in maniera “lungimirante”
scritto con i piedi dal Ministero dello Sviluppo Economico.Non ci sbagliavamo
(in effetti la voce girava da tempo nell’ambiente e tutti sapevano come sarebbe
andata a finire).
La realtà dei lavoratori delle cooperative è nota a tutti:
sfruttati e sottopagati. La differenza tra le
Associazioni datoriali nella sostanza è minima. Tutte da decenni
tutelano una cooperazione tale solo di
nome. I contratti UNCI sono semplicemente più aderenti alla realtà degli altri,
inapplicati per gran parte a beneficio dei comportamenti meno corretti.
Tuttavia far applicare i
propri CCNL nel settore comporta introiti milionari e, alla base del
conflitto di anni tra le associazioni, c’è questo. Quindi nè la purezza della cooperazione nè tanto meno il benessere dei soci cooperatori. E’
stato un fallimento la legge sul socio lavoratore del 2001, è una barzelletta la
vigilanza ordinaria esercitata in minima parte dal Ministero per le non associate e demandata
alle Centrali per le cooperative loro aderenti. Immaginiamo che razza di
controllo possa essere quello in cui il controllore e il controllato coincidano.
Però il sistema continua perchè comporta anche qui enormi guadagni.
Zanonato è finito politicamente in coincidenza con quell’obbrobrio
di decreto di cui parlavamo. Damiano è stato protagonista di una operazione
comica. In pratica, nel 2007,per accontentare il suo elettorato, promuoveva un
decreto in aperto aggiramento della Costituzione, inapplicabile in quanto vago
ed indeterminato (alludeva a qualcosa che non poteva essere messo per
iscritto). Dannosissimo in quanto produttore dei famosi Osservatori Provinciali
delle Cooperative. In pratica degli ibridi. Organismi di emanazione sindacale e
di parte che volevano spacciarsi per organi di vigilanza pubblici con finalità
strumentali: mettere paura alle cooperative
UNCI incentivandole a lasciare l’UNCI e il CCNL applicato pena sanzioni in sede
ispettiva. Ridicolo.E Damiano è a capo, in Commissione Lavoro, di quel gruppo di
politici legati alla CGIL che sta rallentando e sabotando la riforma del lavoro
del governo Renzi, che se lasciata in mano a questi qui rischia di fare la
stessa fine dei provvedimenti anti UNCI.
Da ultimo i sindacati di base, che nella cooperazione più
che fare proposte hanno semplicemente aizzato centinaia di lavoratori stranieri
in maniera tale da farli picchiare dalla polizia , solo allo scopo di
appuntarsi sul petto qualche medaglia per aver condotto lotte radicali di cui
mettere i video sui siti.
Come AGL abbiamo di
recente proposto 10 domande al governo Renzi,
cui attendiamo
risposta (non a noi ma nei fatti e nei provvedimenti concreti da adottare). A
noi non interessa nulla dell’UNCI, del padronato cooperativo, dei sindacati
gialli o conflittuali. A noi basterebbe semplicemente che i lavoratori delle cooperative iniziassero
ad essere considerati esseri umani e ad essere trattati come tali.